Irene Grandi è sempre in prima linea, sempre attiva sulle scene musicali e pronta a proporre nuove canzoni e album; di lei si ricordano soprattutto i successoni estivi, raccolte di hit degli anni passati e le canzoni di Natale.
Dopo ben 5 anni ha deciso di tornare a lavorare ad un progetto completamente nuovo.
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“Alle porte del sogno” è un album che contiene 11 brani inediti compreso “La cometa di Halley” canzone che la fiorentina porta al Festival di Sanremo 2010 (a 16 dalla sua prima apparizione sul palco dell’Ariston).
Con il nuovo album Irene dice di aver preso a pugni le sue debolezze presentando al suo pubblico un disco rock con sonorità e arrangiamenti nuovi.
“Questa canzone è un’evoluzione rispetto a “Bruci la città” ed è forse ancora più adatta per il pubblico di Sanremo. Ha una bellissima apertura orchestrale, ha un ritmo teso, e devo dire che sentendola con l’orchestra acquista un valore e una poesia bellissima. Me ne sono accorta alle prove e addirittura il maestro Santori l’ha chiamata “sinfonia rock”, e ci ha fatto un bel complimento. Quindi sono molto contenta di tornare dopo più di 10 anni”, spiega parlando della sua canzone sanremese.
“Ritengo che Sanremo sia una bellissima vetrina, come si dice in gergo, comunque un’occasione, un evento tradizionale sì, però che tutto sommato rispetto a quello che c’è in Italia per la musica è ancora una realtà importante. Anche per i giovani. È l’unica occasione in cui i giovani si possono presentare a un grande pubblico senza per forza passare da un talent show, insomma. Sembra ancora una realtà attuale per la musica. C’è un’attenzione degli addetti ai lavori, della stampa e del pubblico notevole. Me ne sono accorta io che sono cantante navigata che l’attenzione che ho adesso da parte di amici e delle persone è diversa: c’è un trasporto diverso. Però sono anche dell’idea non si debba abusare di Sanremo. Soprattutto quando si va troppo sul sicuro, si va a Sanremo e si fanno sempre le stesse canzoni. Per me Sanremo è come un upgrade”.
A farle i complimenti con il suo ultimo gioiellino è stato il maestro Franco Battiato dicendole: “Questo è il miracolo della musica leggera, quando la canti tu anche se affronti degli argomenti un po’ sofferti, profondi e comunque seri, quando finisce la canzone ti rimane questo senso di positività e di carica che non lo sai nemmeno da dove viene. Viene proprio da te”.
E alla domanda “sei contraria o favorevole all’esclusione di Morgan, anche lei ha replicato dicendo: “Contraria. Secondo me lui è uno di quegli artisti che non perde la sua identità pur essendo uno che alla fine non ha mai scritto una canzone di successo commerciale. È bello avere un artista così, è anche una musa ispiratrice per gli altri. Poi fa i suoi errori, fa le sue cazzate, è giusto che forse si confronti con qualcuno che lo critica, ma non è giusto che sia stato escluso perché era una delle presenze interessanti”.
Alessandra Battistini