Plagio o non plagio, il “Waka Waka” é il ritmo giusto per l’estate

Mentre nel 2006 spopolava la ben più modesta “Po Poro Popopopo” divenuta presto “l’inno non ufficiale” del Mondiali di calcio, oggi in Sud Africa é stata Shakira a lanciare un vero e proprio tormentone che in pochissimo tempo ha fatto il giro del mondo diventando uno dei video più cliccati di YouTube.
“Waka Waka (This time for Africa)” é il titolo della canzone cantata da Shakira che è stata scelta come inno ufficiale dei Mondiali Sudafrica 2010, e che é già stata avvolta nella polemica.

Pare infatti che questo grande successo sia solo un vero plagio della cantante colombiana ai danni del domenicano Wilfrido Vargas, il quale vorrebbe chiedere ben 11 milioni di dollari di risarcimento. YouTube ha già prontamente mostrato il video della canzone originale, il brano si intitola “El negro no puede” ed é datato 1982.
Ritmo facile, semplice, orecchiabile, un classico tormentone che entra nelle nostre teste e ci impone non solo di ballare ma di continuare a canticchiarlo per il resto della giornata.
Waka Waka é diventato ufficialmente il ballo dell’estate con il suo motivetto accattivante che intanto é già diventato punto di riferimento di molte discoteche. Grazie a questa canzone ora Shakira è al primo posto nelle classifiche di tutto il mondo, Argentina, Austria, Belgio, Cile, Colombia, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Lussemburgo, Paraguay, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera e Italia.
Plagio o non plagio ora non importa più a nessuno…Shakira e il suo Waka waka sono già vincitori.

Alessandra Battistini