Voglia di festeggiare, voglia di rivendicare i propri diritti, voglia di allegria, colore e musica. Questo era lo spirito che ha dominato la giornata dell’11 giugno scorso, quando la città di Roma è diventata palco dell’Europride 2011, la manifestazione in difesa dei diritti LGBT.
E così il Circo Massimo si è preparato ad accogliere oltre un milione di persone che si sono dirette a Roma da ogni parte d’Europa. Tra drag queen, palloncini, corpi seminudi di uomini-gladiatori e la musica di Raffaella Carrà, Abba e Village People, molti personaggi hanno preso parte alla manifestazioni, tra gli altri l’immancabile Vladimir Luxuria, Paola Concia e Nichi Vendola.
Ma il momento di massima euforia si è toccato alla sera, quando è giunto il momento dell’uscita della regina della musica, Lady Gaga: “Questa non è solo una festa o una manifestazione di pace, ma è un evento per lo spirito dei diritti umani basilari. Molti governi non permettono ai cittadini di avere i loro diritti ma noi dobbiamo abbattere queste barriere che esistono in paesi come Lituania, Russia, Polonia, Ungheria, Libano e in Medio Oriente”.
Il suo non è stato un concerto, per lei poca musica ma tante parole importanti pronunciate prima di sedersi al pianoforte per eseguire “Born this way” e “The edge of Glory”.
“Tante persone nel mondo sono colpite dalla discriminazione, sono state isolate, portate al suicidio, incapaci di trovare un lavoro. Chiedo al mondo di tenere conto del cambiamento, i problemi sociali sono reali, hanno un effetto su tutta l’umanità. E ai presidenti dei governi chiedo di aiutarci non di dividerci”.
Alessandra Battistini
Foto: JustJared