Era stato distratto da qualcosa, è questo quello che i procuratori cercano di dimostrare durante il processo ai danni di Conrad Murray, medico personale del defunto Michael Jackson. Per tale motivo sono stati presentati al tribunale di Los Angeles i tabulati telefonici del giorno della morte di Jacko: da qui è emerso che il medico avrebbe telefonato alla compagna Nicole Alvarez, madre del suo bambino. Secondo la ricostruzione fatta in base ai racconti della donna, in data 25 giugno 2009 Conrad le avrebbe telefonato dall’ambulanza, mentre accompagnava Jackson all’ospedale e si definiva “non essere allarmato“.
La donna ha rivelato anche di aver ricevuto molte spedizioni di scatole indirizzate a Murray tra il mese di aprile e giugno 2009.
Il medito è attualmente accusato di omicidio colposo per il quale rischia di dover scontare 4 anni in carcere. Mentre il medico continua a dichiararsi non colpevole, i suoi avvocati cercano di testimoniare che Jackson avrebbe assunto da solo la dose fatale del medicinale Propofol.
Alessandra Battistini