Lily Allen si sfoga contro le etichette musicali, e lo fa concedendo una intervista al popolare periodico NME. Nel numero di questa settimana, Lily Allen sottolinea l’eccessiva uniformità di veduta da parte della produzione musicale, che non intende investire in alcun tipo di prodotto che non sia “a prova di bomba”, che non rispetti cioè quelle caratteristiche che possano darne le connotazione di una hit di veloce consumo.
Lily Allen sottolinea come le scelte delle etichette discografiche siano votate all’andare sul sicuro, senza lacuna voglia di sperimentare o prendere rischi. “Ciò che più mi infastidisce circa la musica in questo momento è la mancanza di supporto quando si desidera essere sperimentali e coraggiosi,” ha affermato la giovane cantante inglese.” Le persone desiderano solamente essere prevedibili e seguire schemi già percorsi. Le compagnie musicali sono assolutamente spaventate dal prendere qualsiasi tipo di rischio – ed è abbastanza frustrante per un artista, quando si tratta di scegliere un singolo, perchè l’unica opzione che veramente desiderano è quella più conservativa e banale.”
Lily Allen continua sulla lamentela per la chiusura sulla sperimentazione musicale, azzerata dall’unica volontà di produrre musica commerciale. Aggiunge: “Non sto dicendo che le canzoni non possono avere una buona sensibilità pop, ma personalmente, mi piace pensare a me stessa come una persona non confinata ad un unico stile. E’ triste guardare la lista delle canzone che si pensa essere più forte di altre, e dovere invece essere tracsinati da quelle più commerciali.“