Il tour europeo di Vinicio Capossela dal titolo “Qu’Art de Siècle“, iniziato il 5 ottobre dal teatro Les Bouffes du Nord di Parigi, arriverà in Italia con 4 date che ospiteranno l’artista italiano in alcuni dei teatri più prestigiosi della nostra penisola. Un quarto di secolo trascorso ad incidere canzoni, e non solo, raccontate in un spettacolo ricco di ricordi e di poesia. Un viaggio che ripropone il suo percorso artistico giunto ad un punto fondamentale, attraverso le sue parole ed i suoi racconti.
Il suo album d’esordio “All’una e trantacinque circa” datato 1990 gli valse la Targa Tenco per le prime opere, facendo scoprire al pubblico italiano uno dei più raffinati cantautori degli ultimi anni, nell’album sono contenuti alcuni dei brani più belli di Vinicio Capossela come: una giornata senza pretese, scivola vai via e “stanco e perduto”.
Gli album successivi sono ricchi di riferimenti letterali e cinematografici, dimostrando la ricerca costante dell’artista di uno stile mai banale, inoltre appare abbastanza chiara l’influenza di Tom Waits sia nel modo di scrivere che nella ricerca della musicalità dei suoi brani, specialmente nell’album Il Ballo di San Vito che contiene al suo intero brani indimenticabili come “l’accolita dei rancorosi” e “l’affondamento del Cinastic“. Nel 2000 Capossela pubblica “Canzoni a manovella“, considerato da molti il suo album più bello al pari di “Ovunque Proteggi” uscito nel 2006.
Una carriera ricca di successi e di splendidi canzoni hanno permesso a Vinicio Capossela di essere uno degli artisti italiani più amati anche all’estero infatti il suo spettacolo “Qu’Art de Siècle” ha registrato il tutto esaurito da Parigi a Madrid. In Italia l’artista di origini irpine si esibirà il 15 novembre al Teatro Massimo Bellini di Catania, il 12 dicembre al Teatro dal Verme di Milano, il 20 dicembre al teatro La Fenice di Venezia, ed infine il 21 dicembre a Roma,al Teatro dell’Opera.