Oltre le aspettative, decisamente. Il concerto di Alessandra Amoroso, tenuto allo Stadio San Siro poche sere fa, ha registrato un successo strabiliante. Di pubblico e di critica. Nel tempio milanese hanno assistito all’evento 42000 fans, una presenza eccezionale. Considerando gli artisti che prima di lei hanno calcato quel palcoscenico (Vasco, Pausini, Ligabue), l’emozione non poteva essere estranea all’artista. Certi contesti tagliano le gambe a chiunque. Lei ha superato la prova alla grande, acclamata da chi la segue, con critica a favore e uno spettacolo coloratissimo, luccicante nei costumi. Insomma la brava Alessandra è riuscita a realizzare il sogno che da anni aveva nel cassetto. Forse già dal 2009, quando la cantante vinceva l’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi. È stato il concerto #200 e l’interprete salentina si è fatta mancare nulla.
A cominciare dagli otto musicisti, a lei fedelissimi da sempre. I chitarristi David Pieralisi e Alessandro Magnalasche, il batterista Dado Pecchioli, il bassista Ronny Aglietti, le coriste Luciana Vaona e Pamela Scarponi, il tastierista Roberto Bassi e il direttore artistico Davide Aru. E poi l’orchestra, formata da ben 47 elementi. Veronica Peparini ha diretto novanta ballerini, molti dei quali dello stesso talent “Amici”. Due soli ospiti: il musicista e produttore Dardust e i Boomdabash, conterranei di Alessandra.
La band è già da un po’ che duetta con lei e nell’occasione si sono esibiti nei due tormentoni “Mambo salentino” e “Karaoke”. Era il primo “live” della cantante dopo la sosta obbligata, causa pandemia, dei lavoratori dello spettacolo. Proprio ai suoi colleghi ha voluto tributare un momento emozionante. Quello dei “bauli”. Alcuni esponenti del movimento “Bauli in piazza” sul brano “Forza e coraggio” hanno evidenziato le sofferenze dei tantissimi lavoratori addetti agli spettacoli dal vivo. Nelle due ore e quaranta, tanto è durato lo show, la cantante ha eseguito 30 brani.
Ma l’elemento che colpisce è un altro. Alessandra se l’è cavata in maniera egregia, ha tenuto il palco come una veterana. E ha sfoggiato, oltre gli abiti di Balestra, una presenza scenica davvero superlativa. Appare raggiante alla fine della lunga esibizione. E nonostante la stanchezza ha ricordato, in un’intervista, “quante siano state agli inizi le persone che non credevano in lei”. Ma, aggiunge, posso dire orgogliosa che “Tutto Accade”. Già, proprio come il titolo dello spettacolo proposto allo Stadio di Milano e che l’artista porterà nel prossimo autunno in giro per i Palasport di tutta Italia. Otto le tappe del tour che inizierà da Bari a fine novembre per concludersi a Torino poco prima di Natale.