Quello della prossima estate sarà l’Appuntamento con la A maiuscola più atteso per ogni appassionato o tifoso di calcio, i Mondiali di Calcio 2018 che si terranno in Russia, la nazione più estesa del mondo. Non si tratta solamente di una manifestazione che metterà a confronto le squadre partecipanti ai Mondiali, ma anche di un’occasione di incontro tra popolazioni caratterizzate da usi e costumi molto diversi tra loro.
Mondiale 2018: un appuntamento calcistico che è anche una grande occasione per godere delle novità musicali che accompagneranno l’evento. A partire dal 1962, infatti, ogni Mondiale di calcio ha sempre avuto al propria canzone, o colonna sonora ufficiale.
La colonna sonora dei Mondiali FIFA
Le canzoni che caratterizzano le varie edizioni della Coppa del Mondo FIFA sono state ideate al fine di scaldare l’atmosfera nei momenti pre-partita, per accompagnare il torneo durante il suo svolgimento, come memorandum dell’evento e per le campagne pubblicitarie più importanti per la Coppa del Mondo. In questa occasione, gli stessi cantanti ed artisti avranno una visibilità universale e potranno conoscere la notorietà a livello mondiale.
Solitamente, la scelta dei brani musicali ricade su tracce multilingua in inglese e nella lingua del paese ospitante, ma anche in altre lingue straniere come lo spagnolo, che ricorre spesso.
Quale sarà l’inno dei Mondiali di Russia 2018?
Sebbene la notizia non sia stata ancora confermata, sembra che, per i Mondiali Russia 2018, non ci saranno chissà quali grandi artisti di fama mondiale a cantare l’inno del torneo, ma le “Buranovskie Babushki”, ovvero le “Nonne di Buranovo”, un gruppo musicale composto da simpatiche ed arzille vecchiette che potrebbe diventare il gruppo responsabile dell’inno dei Mondiali 2018. Le allegre Babushki avevano già ottenuto il secondo posto all’Eurovision del 2012.
Il gruppo folkloristico avrebbe già presentato il videoclip del brano musicale pensato per il prossimo campionato di calcio. Le riprese si sono svolte nello stadio di Samara nel mese di settembre 2016, dove le ultrasessantenni russe hanno fatto notizia con una nuova canzone, “Ole-Ola”, realizzata per i Mondiali di calcio del 2018 che si svolgeranno in Russia.
Le anziane signore non si limitano a ballare e cantare, ma dimostrano anche di avere una certa passione per il pallone: “Fate tanti goal, le nonnette sono con voi! Cantate insieme a noi, non statevene zitti”, recita il pezzo musicale che elenca inoltre tutte le città russe che ospiteranno i match dei Mondiali 2018. Se la scelta verrà confermata, la Russia continuerà ad affermare la sua particolarità a livello mondiale, dimostrando che, nonostante l’età avanzata, non si smette mai di divertirsi.
Ma quali sono i classici che hanno fatto la storia dei Mondiali di calcio?
Tra le canzoni che hanno contribuito a scrivere la storia dei Mondiali di calcio, la prima è certamente quella del Mondiale di Cile 1962, cantata dal gruppo rock cileno Los Ramblers che scrisse un pezzo in stile Rock’n’Roll pensato per l’evento sportivo.
Da quell’edizione in poi, ogni Mondiale ha avuto la sua canzone o colonna sonora, basti pensare che, nel Mondiale giocato in Brasile, tra inni e canzoni si è arrivati a ben 20 brani.
Per noi italiani non è possibile scordare l’inno di Italia ’90, Un’estate italiana, cantata dalla coppia Bennato – Nannini.
Impossibili da dimenticare anche La Copa de la Vida di Ricky Martin, realizzata per Francia 1994, il pezzo di Anastacia, Boom, ideato per il Mondiale di Corea e Giappone del 2002 e il celebre Waka Waka di Shakira che ha superato le barriere di Sudafrica 2010 nonostante le preoccupazioni legate al fatto che la canzone non fosse cantata da un’artista africana ma da Shakira, con il supporto musicale della band sudafricana Freshlyground. Inaspettatamente, il brano riuscì a catturare lo spirito con cui l’Africa visse quell’evento, diventando uno dei singoli più cliccati e venduti di tutti i tempi.
Al di là dei singoli o delle colonne sonore ritenuti ufficiali, ci sono anche altri brani che vengono identificati con i Mondiali di calcio e sono quelli che il pubblico sceglie facendoli emergere durante lo svolgimento dell’evento: è il caso del celeberrimo “popopopopopopo” degli italiani, che ha poi trovato la sua trasposizione nel brano dei White Stripes, Seven Nation Army, legato alla vittoria dell’Italia nel Mondiale 2006. Tra i più ricordati c’è anche il tormentone “Yo soy español” che ha accompagnato il successo spagnolo del 2010. Nel 2014 è toccato a “Maradona es mas grande que Pelé” intonato dai tifosi argentini.